| Il popolo antico dei Vandali
I Vandali furono un popolo barbaro un po' diverso dagli altri: innanzitutto erano meno impressionati degli altri barbari di fronte alla civiltà di Roma; poi furono così fortunati che si stabilirono nel paese più caldo dell'impero: per loro che venivano dal freddo doveva essere una vera meraviglia. La terza differenza consiste nel fatto che, unico esempio fra i barbari, tutti popoli di terra, impararono a navigare. Purtroppo ne approfittarono per impadronirsi delle isole del mediterraneo e per effettuare una spedizione che arrivò a saccheggiare Roma.
La decadenza dell'Impero Romano. La Sardegna cade in mano ai Vandali. Nel 429 i vandali guidati da Genserico dalla Spagna invasero l’Africa romana impadronendosi di Cartagine. I vandali erano un popolo Ariano, cioè seguaci della eresia di Ario, che rifiutava la natura divina di Cristo. Questa eresia fu condannata già nel 325 a.C. nel concilio di Nicea, ma evidentemente non fu debellata. I vandali ariani, confiscarono tutti i beni della chiesa d’Africa ed esiliarono o imprigionarono tutte le persone che si dedicano al culto divino e coloro che non abiuravano. La Sardegna a quel punto rimase tagliata fuori, data l’impossibilità di collegamenti marittimi e conseguenti rinforzi militari. I vandali, il cui nome è sinonimo di distruzione, con opportune alleanze con popolazioni non romanizzate d’Africa, iniziarono la loro strategia di saccheggio. Grazie a una buona flotta imperversarono nel Mediterraneo compiendo veri atti di piraterie nelle coste, distruggendo città, borghi e catturando migliaia di schiavi. Nonostante l’assoluta mancanza di fonti scritte, si ha notizia di una prima conquista della Sardegna nel 456, anche se limitata alle città costiere. Dopo una momentanea riconquista bizantina nel 465 circa la Sardegna fu riconquistata dai vandali. Intanto nel 476 l’ultimo imperatore, Romolo Augustolo, fu deposto dal re barbaro Odoacre, decretando la caduta dell’impero d’Occidente. I vandali in Sardegna non ebbero dopo la conquista una vita facile, anzi furono costretti a rinforzare i presidi e creare colonie militari affidate alle popolazioni alleate importate, tra le quali quelle dei Mauri che presidiarono l’odierno Sulcis. I cristiani sardi contrariamente a quanto successe in Africa, non furono costretti ad abbracciare l’Arianesimo, ma furono invitati a Cartagine per discutere sull’ortodossia; correva l’anno 484.
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