Death Note: personaggi principali

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-Gm96-
view post Posted on 25/2/2009, 09:23




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Raito (Light) Yagami
(Nota: “Raito” è il nome originale del personaggio. Si tratta della traslitterazione giapponese della parola “Light” –e nella nostra edizione è stato adottata la versione inglese. Però perdonatemi, ma io preferisco chiamarlo Raito! Forza dell’abitudine, non me ne vogliate.)
Il protagonista dei 12 numeri di Death Note è un liceale giapponese di 17 anni. Di bell’aspetto, affascinante, carismatico, è molto più di uno studente modello: primo in qualsiasi competizione anche a livello nazionale, è dotato di un’intelligenza a dir poco paurosa. Abituato ad emergere in ogni situazione, è ovvio che sia piuttosto annoiato dalla quotidianità: il ritrovamento del Death Note rappresenta l’occasione della sua vita. Raito è assolutamente razionale, anche nella sua mitomania.

Non agisce spinto da alcun sentimento particolare, ed è capace di pensare sempre un passo avanti agli altri, di calcolare tutto, di sfuggire anche ai sospetti più stringenti. Il suo obiettivo è quello di costruire un mondo perfetto, di cui lui, “Kira” (il nome che l’opinione pubblica ha dato all’entità che elimina i malviventi), sarà l’unico dio.
E’ un protagonista che si segue col fiato sospeso dal primo all’ultimo volume. Non si può fare a meno di odiarlo, ma neanche di stare a guardare, stregati, fino a dove possa spingersi.

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Ryuuk
Ryuuk è il Dio della Morte che ha lasciato cadere il Death Note nel mondo umano e che da allora segue costantemente Raito. Il suo aspetto mostruoso fa coppia con un carattere invece veramente spassoso, pronto a commentare ogni situazione; il suo punto di vista è spesso comico, ma anche impietoso e comunque sempre esterno al mondo degli uomini.
Ryuuk non è dalla parte né di Raito, né dei suoi oppositori, e non interviene a favore di nessuno: tutto quello che vuole è vedere qualcosa d’interessante. Comicità e lati inquietanti costruiscono un personaggio da non trascurare.

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Soichiro Yagami
Padre di Raito e della quattordicenne Sayu, è il capo della sezione omicidi della polizia giapponese. E’ un uomo molto serio e onesto, un po’ all’antica, ma profondamente attaccato sia alla sua bella famiglia che al suo lavoro. Capace, coraggioso e di saldissimi principi, è molto orgoglioso del figlio; sarà naturalmente avvincente la sua interazione con Raito.

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L
Dietro questa lettera si nasconde il migliore detective del mondo, che nessuno conosce perché ha scelto di confinarsi nel più stretto anonimato. Non appartiene ad alcuna organizzazione e interviene nei casi (attraverso un computer, senza mai mostrarsi) solo se gli interessano. Si presenta da subito come l’oppositore principale di Kira: ha le idee molto chiare e non lo considera affatto una qualsiasi sorta di “giustizia divina”, ma solo un assassino colpevole di sterminio.
Dal vol.2 in poi, L viene alla luce, e si scopre un personaggio davvero unico. Strambo, trascurato, a volte comico con le sue bizzarre manie, lascia di stucco per la sua straordinaria perspicacia e per una schiettezza disarmante. Per aspetto e comportamento sembra il perfetto opposto di Raito, ma i due hanno anche molti punti in comune: un mix che rende imperdibile la sfida.
Testardo, imprevedibile, lucido, L resta sempre –come tutti i personaggi di Death Note- profondamente umano. Si getta anima e corpo nel caso di Kira, ed è pronto a rischiare tutto per catturarlo.

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Raye Penber e Naomi Misora
Sono una coppia di fidanzati –agente dell’FBI lui, ex poliziotta lei- che viene coinvolta nel caso di Kira. Quando L decide di mettere sotto controllo le famiglie della polizia giapponese, a Penber tocca il compito di investigare proprio sugli Yagami. E nonostante si sia ritirata in vista del matrimonio con Raye, anche Naomi resta un’agente molto brillante (in passato ha lavorato per lo stesso L), capace di arrivare a precise deduzioni sul caso di Kira: lo scontro con Raito sarà inevitabile.
Due personaggi minori, ma che non si dimenticano.

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Misa Amane
Una ragazza vivace e impulsiva, fotomodella e attrice piuttosto famosa tra i teenager: ecco Misa, un personaggio che entra in scena a sorpresa. Si caratterizza subito per il suo favoloso look dark-gothic lolita, e per una leggerezza a volte eccessiva; ha però un passato difficile alle spalle, visto che i suoi genitori sono morti per un furto finito in tragedia.
I responsabili di questo delitto saranno tra le vittime di Kira: Misa svilupperà così una devozione totale per lui. E quando entrerà in possesso del secondo Quaderno della Morte a capitare nel mondo degli uomini, farà di tutto per conoscere personalmente Kira.
Ingegnosa e caparbia, Misa riesce ad entrare in contatto con Raito, di cui si innamora a prima vista: da allora, il suo unico desiderio diventa quello di stare con lui. Essere sfruttata da Raito per i suoi scopi le sta bene, visto che condivide l’utopia del protagonista. Amore, abnegazione e incapacità di valutare bene e male caratterizzano un personaggio che porta in Death Note un’ottica nuova e dinamica.

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Rem
Dea della Morte, dall’apparenza mostruosa come quella di Ryuuk anche se assai diversa. E’ la Shinigami che segue Misa, e osserva lei e i suoi simili con una sorta di distaccata incredulità. Capitata per caso nella vicenda, Rem non condivide l’interesse e il divertimento che Ryuuk prova per gli uomini. Sa che un Dio della Morte può morire se viola le regole estendendo la vita di un essere umano, e si chiede costantemente come sia possibile che uno Shinigami si interessi fino a questo punto di un terrestre. A differenza dell’altro Shinigami, però, Rem prende nettamente le parti di Misa e intende difenderla, anche dal cinismo di Raito.

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Near (N)
Near è un orfano cresciuto, insieme a Mello, nell'istituto costituito da Watari per bambini fuori dalla norma allo scopo di creare un nuovo successore per Elle. Si distingue da tutti gli altri bambini presenti per il suo grande ingegno, che lo porta a primeggiare nell'istituto, e per la sua razionalità che richiama molto quella di Elle, tant'è che, in modo simile a quest'ultimo, si dedica spesso alla costruzione di grattacieli di carte come Elle usava fare con le zollette di zucchero. Proprio per tali motivi Near, insieme a Mello, sarà preso in considerazione da Elle per diventare il suo successore, anche se la sua morte non gli permise di indicare chi dei due fosse il più meritevole. Inizialmente Roger, direttore della Wammy's House, propone una collaborazione fra Near e Mello al fine di catturare Kira, ma Mello rifiuta, poiché riconosce in Near un sostituto migliore. A tal punto Near inzia le proprie ricerche per raccogliere informazioni sul caso Kira e crea, col sostegno del governo americano, la SPK (Special Provision for KIRA) allo scopo di atturare l'assassino

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Mello (M)
Anche Mello, come Near, è cresciuto e vissuto fino all'eta di 15 anni nella Wammy's House. All'interno dell'istituto era secondo solo a Near con cui, proprio per tale motivo, aveva instaurato un rapporto di eterna rivalità. Era il secondo candidato più accreditato per diventare il successore di Elle, titolo a cui rinuncia a causa della sua impulsività e che lo spingono a cercare Kira da solo proprio per sfidare Near.
 
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