Trucchi The sims 2 PS2

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 1/5/2009, 12:45
Avatar

King of Kings

Group:
Staff
Posts:
17,411
Location:
Napoli

Status:


Trucchi The sims 2 PS2



allora prima di inserire i trucchi dovette mettere il gioco in pausa poi inserire il trucco dello gnomo una volta che avrete sentito un gemito femminile allora potrete inserire gli altri trucchi che saranno confermati nello stesso modo fatto cio ci si avvicina allo gno e premendo x ci saranno varie funzioni da selezionare che saranno state sbloccate per l'umore inserite (dopo lo gnomo) su su su giu giu sinistra triangolo triangolo L1 cerchio giu

Codici

Mettere il gioco in pausa e inserire i codici. Per usare i cheat utilizzare lo gnomo
Sblocca tutti i destini - Cerchio, L2, Sinistra, Cerchio, Su, Cerchio
Sposta il tempo di sei ore - Cerchio, Quadrato, L1, Su, Giu
Sblocca lo Gnomo - L1, R1, Su, X, R2
Aggiunge soldi (9,999) - R1, L1, R2, Destra, Sinistra
Imposta il livello delle Skill - Triangolo, Cerchio, Quadrato, R2, Sinistra


Perchè i sogni prima o poi diventano realtà... e ti cambiano la vita.

CITAZIONE
I Sims si fanno piccoli su PS2.

Il simulatore di vita di Will Wright è stato spesso al centro di polemiche circa la sua natura, considerata troppo distante e atipica rispetto a ciò che distingue il videogioco classico. I meccanismi alla base di The Sims sono spesso inquadrati come estranei alla natura fondata su sfide e ricompense di un qualsiasi VG. The Sims chiede di prendersi cura di un esserino digitale che ci somiglia, che rappresenta – con tutte le limitazioni del caso – una nostra “proiezione” digitale. The Sims imita la vita, fondamentalmente: il videogioco con la vita non sembra avere nulla a che fare.

Simili conclusioni lasciano, a nostro parere, il tempo che trovano. I meccanismi di The Sims sono quelli di un qualsiasi videogioco, solo proiettati in una prospettiva più ampia. E i meccanismi del videogioco, in fondo, sono i medesimi della vita. Nella vita di tutti i giorni si rincorrono desideri, si accettano sfide, si lavora duro in prospettiva di ricompense più o meno appaganti. Nel videogioco accadono praticamente le stesse cose. Certo, il VG lascia da parte i momenti “vuoti” e noiosi della vita: è forse questa l’unica differenza con The Sims 2, che invece vuole ritratte la vita in ogni suo aspetto peculiare. Ma è innegabile che il suo status di videogioco a tutti gli effetti non sia in discussione. Quel che dovrebbe far discutere, invece, è la struttura di questo sequel – o meglio, della versione PS2 di esso – risultato di particolari modifiche che sono state apportate alla formula originale. The Sims 2 su PC era una grande esperienza, più vasta e più varia del primo episodio pur nell’estrema somiglianza del concept. The Sims 2 su console, invece, è un prodotto ridimensionato nei contenuti e nell’aspetto tecnico. È, in sostanza, un gioco mutilato su più fronti in ragione di compromessi che era necessario raggiungere.


Dimenticate l’ottimo story mode presente nell’edizione PC, dove le famose vicende di Romeo & Giulietta venivano reinterpretate in chiave “sim”. La modalità storia di questa versione PS2, a dispetto del nome, non offre alcuna vera “trama”, ma anzi si configura come una sorta di immenso tutorial alla modalità di gioco libero. Si comincia col creare il nostro sim (sarà l’unico del quale ci occuperemo veramente) per vederlo poi ‘proiettato’ nel giardino di una villetta, che il nostro condivide con altri due sim (generalmente di sesso opposto). Da qui in poi, non v’è nulla che distingua marcatamente lo story mode dalla modalità di gioco libero, eccezion fatta per i continui suggerimenti che appaiono sulla parte alta dello schermo (come, appunto, in un enorme tutorial). Lo story mode di The Sims 2 non narra alcuna vicenda, ma aiuta il giocatore a narrare la sua. O meglio, quella del sim che il giocatore comanda…

Fin dalla creazione del sim (che avviene in modo casuale, ma il risultato ottenuto può essere scartato se non corrisponde ai propri gusti) si è subito chiamati a decidere su un’ampia gamma di parametri che caratterizzeranno l’aspetto fisico e la personalità del sim. È possibile truccare e vestire il sim come più ci aggrada, modellarne il corpo e – volendo – ricoprirlo di tatuaggi. Si passa quindi a plasmarne la personalità: i segni zodiacali e un gran numero di parametri (tra cui trasandato/ordinato; timido/estroverso; pigro/attivo ecc.) determinano la personalità del sim e di conseguenza la sua aspirazione, che sarà fondamentale per la condotta di gioco che dovremo seguire. Un sim “romantico” avrà bisogno di instaurare nuove amicizie, prodursi in frequenti manifestazioni d’affetto ed edificare relazioni durature con il sesso opposto. Similmente, un sim caratterizzato da un’aspirazione di “conoscenza” vorrà apprendere quante più nozioni possibili su ogni campo del sapere; un sim con aspirazioni di “ricchezza” desidererà invece accumulare beni su beni. Tutto ciò distingue quello che è il meccanismo principale di The Sims 2, e ciò che (come si accennava in apertura) lo rende un videogioco a tutti gli effetti: l’aspirazione di un sim ne determina da una parte i desideri, dall’altra i timori. Se la soddisfazione dei primi conduce a continue ricompense (aumentando l’amor proprio del sim e proiettandolo verso un vero e proprio “stato di grazia”); la concretizzazione dei secondi può condurre all’infelicità o, nei casi più estremi, alla nevrosi. The Sims 2 ruota intorno a questo semplice meccanismo di ricompense/delusioni: dare a un Sim quel che desidera (o aiutarlo ad ottenerlo) significa, in un certo senso, “passare un livello”. Viceversa, non curarsi dei desideri del sim o indurlo al fallimento consiste in un passo verso il game over. Una simile descrizione della meccanica di fondo può non essere adeguata per l’ottima versione PC del titolo, che permetteva di intessere migliaia di relazioni e vivere storie sempre nuove, ma calza a pennello a questa “timida” edizione PS2, tanto semplificata nelle meccaniche da risultare piatta e monotona. Più che comunicare la sensazione di vivere (o spiare) la vita di una persona, l’edizione PS2 dà l’idea di una successione di tappe da inseguire con un obiettivo ben preciso, coincidente con l’aspirazione del sim, senza che sia necessario curarsi di “elementi esterni” (gli altri sim con i loro desideri/timori). Ciò, unito alla diffusa carenza di sim con cui interagire e alla struttura degli ambienti a “sblocco” progressivo, trasforma quella che su PC era un’esperienza frizzante in una rigida routine. Il che non rappresenta certo la vita in ogni suo aspetto, tanto meno può dirsi la descrizione di un ottimo videogioco.

Parallelamente al ridimensionamento dello spessore ludico, sembra aver avuto luogo una spietata opera di downgrade grafico. La grafica pulita e definita della versione PC si è trasformata in un qualcosa di molto simile alla beta version di un titolo di prima generazione PS2. Gli ambienti sono scarni e squadrati, i poligoni scarseggiano, le texture sfoggiano definizioni di infimo rango. Ma l’aspetto peggiore, poiché incide negativamente sulla giocabilità del titolo, è la scarsa cura riposta nelle animazioni. Accade spesso che un sim sia costretto a camminare goffamente di lato per raggiungere un oggetto, dopo che gli è stato “ordinato” di interagire con esso; ancora più di frequente i sim aggirano faticosamente i loro simili soltanto per poter comunicare con essi. In questi casi le animazioni appaiono legnose ed innaturali, e il loro protrarsi talvolta per parecchi secondi può portare a noia l’intero processo di interazione con l’ambiente. E quindi l’intero gameplay…


Alla luce di quanto esposto, la “bottom line” di questa recensione non potrà contenere un verdetto del tutto positivo sull’edizione console del capolavoro di Will Wright. La necessità di adattare The Sims all’ambiente console, evidentemente considerato (a torto) più in sintonia alle esigenze degli early adopter, ha trasformato The Sims 2 in un prodotto stanco e ripetitivo, peraltro inficiato da pesanti tare sul fronte tecnico. Più che per vivere una vita parallela, The Sims 2 su PS2 si giocherà per collezionare ogni capo d’abbigliamento o soprammobile disponibile. Il fascino voyeristico insito nello “spiare” vicende umane che non ci appartengono è quasi del tutto assente, in favore di un’attitudine al collezionismo che non ha certo la medesima attrattiva. Ma The Sims 2 può catturare, anche su PS2, in virtù di quanto aveva di buono la versione PC e che non è andato perso in questa conversione. Si tratta di chiudere un occhio sui difetti ed andare a caccia dei pregi. Alla fine, qualche sana ora di divertimento la si trova senz’altro.

Recensione by Ludus
 
Top
0 replies since 1/5/2009, 12:45   304 views
  Share