[Articolo di Giornale] Scuola, la Cisl lancia un' alleanza 'Così si evitano i tagli d

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view post Posted on 15/11/2008, 16:32
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Scuola, la Cisl lancia un' alleanza 'Così si evitano i tagli di Roma'
Repubblica — 14 novembre 2008 pagina 13 sezione: TORINO

7 per cento I tagli che interessano la scuola piemontese rappresentano il 7 per cento del totale nazionale di 8 milioni di euro 800 Sono 800 i plessi piemontesi con meno di 50 allievi a rischio di chiusura. Una "cabina di regia" per monitorare i fabbisogni del sistema educativo piemontese e smascherare l' insufficienza delle risorse scampate ai fendenti del piano programmatico del governo. All' indomani dell' inasprirsi a Roma della spaccatura tra i sindacati, la Cisl piemontese lancia la proposta di un tavolo unitario tra enti locali, sigle sindacali e ufficio scolastico regionale per esplorare le ricadute dei tagli del ministro Gelmini e ribadire che "il piano del ministro non è applicabile", come spiega la segretaria regionale della Cisl Giovanna Ventura. Il piano programmatico triennale non è ancora stato approvato dal Parlamento - ieri si è iniziata la discussione in sede di Conferenza delle Regioni -, ma l' ombra che proietta sul Piemonte è minacciosa: sulla nostra regione ricade infatti il 7% dei quasi 8 miliardi di tagli previsti dal governo per i prossimi 3 anni. Un conto salatissimo, 6mila docenti e 3500 unità di personale tecnico e amministrativi in meno, 800 plessi con meno di 50 allievi a rischio ed il passaggio da una media di 8,4 a 9,4 studenti per docente. Di qui la proposta della Cisl di istituire, in seno al tavolo sull' istruzione previsto dal patto per lo sviluppo siglato il 13 ottobre, una "cabina di regia" per monitorare i bisogni scolastici della regione, raccogliendo le voci di tutti i dirigenti scolastici sul territorio "per tracciare una mappa del sistema scuola", dice Ventura. «Proponiamo alla Regione di fare un pezzo di strada insieme - spiega il segretario regionale della Cisl scuola Enzo Pappalettera-, per raccogliere e monitorare le richieste della scuola che rischiano di non essere soddisfatte dallo Stato». Il nodo della questione, sottolinea, è "cercare di costruire con la Regione livelli essenziali per le prestazioni per l' istruzione in Piemonte", come previsto dalle norme sul federalismo. La logica è quella di contrastare le mosse del governo mostrando l' impossibilità di mantenere il livello attuale di servizio dopo l' annuncio dei tagli: «Bisogna far sì che le scuole costruiscano una programmazione della loro offerta formativa per il prossimo anno, rispondendo alla propria tradizione di livello di servizio e alle esigenze delle famiglie», spiega Pappalettera. «E' un lavoro difficile, ma è l' unico modo per dimostrare che la riforma è inapplicabile», commenta Ventura, che aggiunge, alzando i toni: «Le bugie del governo cadranno nel momento in cui si scoprirà che quello che viene offerto non è ciò che serve agli alunni e alle loro famiglie». E dalla Regione, che vede all' orizzonte il rischio di dover pagare di tasca propria i tagli del governo, arriva subito l' adesione alla proposta: «E' assolutamente condivisibile. La "cabina di regia" può servire sia per monitorare le ricadute dei cambiamenti introdotti dal ministro, sia per fare valutazioni sul federalismo nella gestione della scuola», dice l' assessore Giovanna Pentenero. «Il governo pensa di scaricare sugli enti locali incombenze e costi del funzionamento del sistema scolastico regionale. è un approccio che stravolge completamente la nostra idea di federalismo», ribadisce. - MILENA VERCELLINO

 
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